Le origini dell’oroscopo
Chi di voi non ha mai sfogliato una rivista o visitato una pagina web per leggere il proprio oroscopo? Tutti lo abbiamo fatto almeno una volta nella vita e molti lo fanno anche più volte al giorno. Ma vi siete chiesti da dove proviene la passione irrazionale che ci spinge a scoprire quello che ci aspetta?
Perché esiste l’oroscopo? E qual’è l’origine e il significato dello zodiaco? In questo articolo proviamo a rispondere.
Il calcolo preciso del tempo ha sempre rappresentato una costante vitale nella sopravvivenza umana. Molto più importante di ciò che noi possiamo pensare attualmente, la verità è che noi viviamo in dipendenza del tempo fin dai tempi antichi, e per l’importanza di conoscere gli esatti cicli colturali l’uomo ha cominciato a guardare il cielo. In alcune società primitive dedicate al culto dei miti e credenti nelle leggende ancestrali, la mitologia e l’astrologia dovevano andare di pari passo.
Le origini dell’oroscopo
I segni dello zodiaco ebbero origine in Babilonia nel V secolo aC e grazie ad Alessandro Magno, grande seguace di questo tipo di credenze mistiche, si diffusero in tutta l’Asia. Dai Babilonesi passarono agli Assiri e da questi agli Egiziani. Fu dall’Egitto che iniziarono a diffondersi in tutto il mondo iniziando a gettare le basi dell’astrologia di oggi.
Origini del nome oroscopo
Il nome deriva dall’egiziano Horo e dal greco Skopo, che tradotto significa “guardare Horus”, o che è lo stesso, a secondo della simbologia, “guardare l’orizzonte”. Le posizioni astrali che usarono simboleggiavano la nascita di un essere umano, in tal modo si fece assomigliare la nascita di una persona al sorgere del sole sopra l’orizzonte. Questo significato, che risulta il più profondo, fu assegnato in Oriente, dove il misticismo risulta maggiormente radicato e la concezione di movimento astrale è più strettamente correlato con l’anima umana.
I greci crearono il concetto dello zodiaco in occidente, dal greco “zodiakos” (“percorso degli animali”, riferendosi agli animali rappresentati in ciascun segno). Essi identificarono lo zodiaco con una zona che si estende nello spazio celeste a circa 8° da ciascun lato della ellittica in cui i pianeti si muovono, in modo che essa sia al centro. La traiettoria forma una fascia temporale equivalente all’anno terrestre. Per studiarla, i greci la divisero in dodici zone uguali su un arco di circa 30 gradi ciascuna. A ciascuna di queste dodici zone assegnarono i nomi delle dodici costellazioni dello spazio scoperte in Mesopotamia, e le fecero coincidere con i dodici mesi lunari. Risulta sconosciuta l’origine del nome di ciascuna delle costellazioni e si da importanza solo alla teoria che mette in relazione ognuna di esse con il sole. Ad esempio, si associa la forza del Leone (Leo) con la forza del Sole in piena estate.
L’oroscopo nel mondo
Molte civiltà hanno studiato le costellazioni giungendo a diverse interpretazioni parallele. Ad esempio, i cinesi le assimilarono agli animali della loro mitologia mentre i Celti le correlarono agli alberi. C’è anche uno zodiaco runico (antichi popoli germanici), ed anche i buddisti ne hanno uno. Ma, a prescindere dalle civiltà, l’oroscopo e lo zodiaco furono e sono ancora oggi utilizzati come predittori del futuro; per conoscere l’influenza degli astri sul nostro modo di essere e di fare e di come i nostri destini possano essere influenzati dalla posizione che gli astri occupano in un dato momento.